26 marzo 2017

#incontroTe

26 marzo 2017  -  IV Domenica di Quaresima







È in te la sorgente della vita,
nella tua luce vediamo la luce
(Sal 35,10)




Ora ci vedo!

Nella parabola dei talenti (cf. Mt 25,14-30) si dice che, dopo la consegna dei beni, il padrone parte. In realtà il cristiano davanti al mondo e davanti alla vita si trova così: è come se Dio gli avesse consegnato delle cose e poi fosse uscito di scena. L’impressione che abbiamo, guardando la vita senza il filtro della fede, è che Dio sia partito per un viaggio e che non sia qui con noi, oppure che sia uno spettatore distaccato del dramma che si svolge nel mondo. Il v. 14 descrive proprio questa impressione con un’immagine narrativa: “Un uomo che partendo per un viaggio”. Al v. 15 si descrive la modalità della distribuzione dei beni: “A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì”. Questo versetto suscita nel lettore alcune perplessità: perché Dio non dà a tutti gli stessi doni? Alcuni sono arricchiti di più e altri meno? Bisogna parteggiare allora per il servo che ha ricevuto un solo talento, visto che rispetto agli altri è stato penalizzato? Chi si sentirà di biasimarlo per avere sotterrato un dono così poco generoso? Si tratta però di perplessità legittime soltanto da una lettura superficiale del racconto.


IMPEGNO:

Metto un freno ai lamenti che semino nelle giornate spesso frutto di pura invidia.






© Testi a cura dell'Ufficio della Pastorale Universitaria di Roma



Nessun commento:

Posta un commento