24 marzo 2017

#incontroTe

24 marzo 2017  -  Venerdì








Chiunque ama è generato da Dio
e conosce Dio
(1Gv 4,7))




L'affidamento dei beni (cf. Mt 25,14-30)

Nella parabola si narra di un personaggio che parte per un viaggio in definitivamente lungo, dopo aver affidato i suoi beni ai servi; al suo ritorno egli chiede ai suoi servi di rendere ragione del modo in cui hanno amministrato i suoi averi, esprimendo alla fine, su ciascuno di essi, un giudizio.              
Questa è l’immagine del giudizio particolare che si verifica immediatamente dopo la nostra morte. Il giudizio finale invece non è compiuto a livello personale ma è la conferma sul piano universale di ciò che è emerso nei singoli giudizi personali. Il primo versetto chiave è il 14: “Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni”. Nella simbologia, della parabola questo uomo che parte per un viaggio, e che consegna in affidamento ai suoi servi i suoi beni, rappresenta Dio. Questo versetto intende dare un’interpretazione cristiana della vita, superando l’illusione della proprietà, che accomuna tutti coloro che vivono senza Dio.


IMPEGNO:

L’egoismo è prendersi esclusivamente cura dei propri bisogni, senza considerare quelli degli altri …





© Testi a cura dell'Ufficio della Pastorale Universitaria di Roma



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