13 gennaio 2012

La segnaletica della settimana

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (anno B)

 Dal Vangelo secondo Giovanni (1,35-42)

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.


 PER RIFLETTERE…
Ci sono incontri che cambiano la vita. Ai due discepoli che il Battista ha, discretamente, indirizzato da Gesù è capitato proprio questo.


Cominciano a seguirlo di nascosto, lo pedinano. Ma Gesù non è uno sprovveduto: si accorge che “quei due” stanno seguendo proprio lui, e li fa venire allo scoperto.


«Che cosa cercate?»
Come dire: «che cosa vi aspettate da me?». È una domanda che costringe a scavare dentro di sé e che oggi Gesù rivolge anche a te. Che cosa cerchi? E' una domanda che chiede il coraggio di essere onesti con se stessi.

Andrea e Giovanni rispondono alla domanda di Gesù… con un’altra domanda. «Maestro, dove dimori?» Forse nemmeno loro sanno cosa stanno cercando in Lui; o forse hanno grandi aspettative su di Lui e, in fondo al cuore, sentono che stanno cercando bene… e vogliono stare con Lui.


L'incontro con Gesù cambia la vita per davvero: "quel giorno rimasero con lui", ma poi corrono a dire ad altri quello che hanno trovato. Vogliono che anche altri dimorino con Lui! La luce è contagiosa: si propaga da cuore a cuore.

L’augurio che ci facciamo questa settimana è di fare anche noi questo incontro che stravolge e dà senso nuovo alla vita… incontrare il Maestro e mettersi sulle sue tracce. Perché dimorare con Lui è l’avventura più straordinaria che si possa immaginare: la vita cambia, davvero!

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