26 marzo 2014

...e sarà Pasqua!

Con il tempo di Quaresima esce sul nostro BLOG la rubrica che prende nome: "...e sarà Pasqua!".
Qui puoi trovare per ogni settimana qualche spunto di riflessione attraverso immagini e simboli che arricchiscono questo tempo favorevole.
In questa quarta puntata vogliamo dissetarci prendendo in considerazione l'immagine-simbolo dell'ACQUA...



 
Ci sono tante cose di cui potremmo fare a meno nella nostra vita, di una però abbiamo proprio bisogno: l’acqua. Tutte le forme di vita hanno bisogno di acqua, qualcuna di più altre di meno, ma senz’acqua non c’è vita, infatti una delle prime cose che abbiamo imparato da bambini è a riconoscere lo stimolo della sete e a chiedere acqua per dissetarci. Che brutta sensazione la sete, ti senti la gola secca, la bocca impastata, ti senti come se fossi stato prosciugato e inizi a desiderare fortemente di poter bere, di poter spegnere quell’arsura con un bel bicchiere d’acqua, e quale soddisfazione quando finalmente riesci a bere e a calmare la sete.

Nella vita capita a tutti di avere sete, ma non sperimentiamo solo una sete materiale, una sete di acqua, ne sperimentiamo anche una che potremmo definire spirituale: una sete di gioia, di pace, di serenità, di vita.

Viviamo tutti come assetati di vita in un mondo che spesso ci sembra un deserto perché difficilmente riusciamo a trovare come dissetarci. Proviamo tante fonti diverse: la carriera, il successo, le relazioni in cui prendiamo solo e non diamo nulla, le ricchezze, i piaceri e i divertimenti, ma ci troviamo poi più assetati di prima perché la soddisfazione che tutte queste cose ci danno è solo temporanea, apparente, illusoria.

Dobbiamo allora rassegnarci e continuare a passare da una fonte all’altra, accontentandoci di quel poco sollievo nella consapevolezza che poi avremo ancora più sete di prima? Ci sarà mai una fonte che ci potrà dissetare veramente, ci sarà qualcuno che potrà rispondere al nostro desiderio di amore e di vita?

Sì c’è, è Gesù! Lui solo ci dona un’acqua viva che spegne la nostra sete, il suo amore pieno, totale, senza condizioni, senza richieste, senza termini. Gesù ci ama così come siamo, ama tutto di noi, anche quelle debolezze che ben conosciamo e che ci fanno vergognare, che ci fanno pensare di non essere amabili. Solo questo amore pieno e incondizionato può colmare quel bisogno che tutti abbiamo nel cuore, questa Quaresima, allora, sia il tempo in cui apriamo con semplicità, serenità e senza paure, il nostro cuore al Signore Gesù perché possa riempirlo del suo amore e così dissetarci per sempre.

don Matteo Castellina
 


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