19 ottobre 2012

La segnaletica della settimana

XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (anno B)

Dal Vangelo secondo Marco (10,35-45)

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».


Per riflettere...
«Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti»

Se i discepoli di Gesù sembrano essere prprio zucconi, il "gran premio della zucconeria" se lo aggiudicano proprio quelli che sono a lui più vicini: Pietro, Giacomo e Giovanni... è una bella consolazione, vuol dire chec'è speranza proprio per tutti...
Lo "scivolone" di Pietro è stato raccontato nel Vangelo di qualche settimana fa, oggi vediamo cadere miseramente Giacomo e Giovanni.

Se tutti desiderano i primi posti, Gesù, paradossalmente, non sembra scoraggiare la loro ambizione, solo la corregge: «Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti». Vuoi avere il posto d'onore? Prendi l'ultimo posto e servi gli altri. Come lo schiavo, che non ha diritti da accampare.

Questo discorso di Gesù è sempre stato "fuori moda". Forse parliamo e sentiamo parlare spesso di "servizio", ma non ci sembra una proposta realistica. Eppure il Signore, il Figlio di Dio l'ha presa alla lettera, fino a lavare i piedi ai discepoli e fino a morire come il più miserabile degli schiavi per amor nostro. E - si sa - un discepolo non è da più del maestro...

Da che parte ti metti, allora? Da quella di chi serve o di chi si fa servire?  
 
 

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