Dal Vangelo secondo Giovanni (10,11-18)
In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il
buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è
pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo,
abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è
un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».
Per riflettere
«Io
sono il buon pastore…»
Gesù è il vero, bello, buon pastore. È un
pastore che ama a tal punto noi, il suo gregge, da non esitare a dare la sua
vita per noi. Se è vero che «non si ama se non ciò che si conosce e non si conosce se non ciò che si ama» (San Tommaso d’Aquino),
chi ci conoscerà meglio di chi ci ama fino a questo punto?
Gesù ci ama, ma non “in generale”: ama te come
se tu fossi l’unica persona, l’unico essere sulla terra! Scoprire questa verità
è esaltante, illumina la vita.
Il Signore è un pastore, ma un pastore un
po’… atipico. Chiede infatti ad alcune pecorelle di aiutarlo a condurre il
gregge, ad altre di aver cura delle “compagne”, ad altre ancora di cercare le
pecore che si sono perse…
Le vocazioni sono anche questo, ma tutte –tutte- hanno la stessa origine: questo
amore che si dona e, per questo, conosce fino in fondo.
Buona domenica, allora. E buona Giornata di
Preghiera per le Vocazioni!
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