23 agosto 2011

La segnaletica della settimana

XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO  (Anno A)

Dal Vangelo secondo Matteo (16,13-20)

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».
Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

PER RIFLETTERE...
La domanda di Gesù arriva oggi fino a me: Ma tu, chi dici che io sia? Non chiede: cosa hai imparato da me?  Ma: Io chi sono per te? E non c'è risposta nelle parole d'altri; non servono libri o catechismi, studi o letture... Chi sei per me Gesù?
E mi accorgo che Cristo non è ciò che dico di lui, ma ciò che di lui brucia in me, ciò che arde dentro, scalda il cuore e muove la vita.

Occorre scavare, approfondire, avere il coraggio di chiederci se a noi un Dio come quello presentato da Gesù ci sta bene. Domenica della scelta, questa, scelta che continuamente siamo chiamati a compiere, giorno dell'incontro con lo sguardo del Nazareno che ci chiede adesione al suo progetto, che non vuole un'appartenenza di abitudine, ma una passione almeno pari a quella che lui ha per ciascuno di noi.

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