03 aprile 2017

#incontroTe

3 aprile 2017  -  Lunedì









Alla tua luce vediamo la luce
(Sal 35,10)




Le paure che paralizzano

Infatti avere ricevuto da Dio dei doni, significa essere chiamati a servire gli altri in proporzione a quello che abbiamo ricevuto. Qui, come è accaduto al servo della parabola, possono subentrare una serie di paralisi che hanno come unica radice la paura: la paura di essere giudicati, di essere fraintesi, la paura di quello che si dirà intorno a noi, la paura che il nostro servizio non sia accettato, o sia inteso come una imposizione di noi stessi, come una ricerca di gloria personale. Queste paure paralizzano e portano la persona a sotterrare i doni di Dio, che invece ci sono stati dati per l’utilità comune, e che devono essere messi a servizio della Chiesa con grande serenità, con grande distacco interiore, e con quella povertà di spirito che apre la porta delle beatitudini: “Beati i poveri in spirito” (Mt 5,3). Soltanto chi è povero di spirito riesce a mettere a servizio della Chiesa i suoi carismi senza turbarsi e senza turbare.


IMPEGNO:

La ricerca di “gloria personale” mi chiude a Dio e ai suoi doni. Sarò umile.







© Testi a cura dell'Ufficio della Pastorale Universitaria di Roma



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