Manda la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi al tuo monte santo,
e alle tue dimore
(Sal 42,3)
Trasfigurati
Il filosofo Gabriel Marcel, con un pensiero molto vicino al Vangelo,
afferma che si passa dall’esserci all’essere nella sua pienezza, quando si
comincia a “essere con”. Questo concetto filosofico tradotto in termini
concreti, vuol dire che viviamo pienamente solo se viviamo per qualcuno. Ci si
può illudere qualche volta che un tu umano dia alla vita tutto il suo senso,
che basti questo rapporto a dare la felicità vera, a esaurire il bisogno di
rapporto d’amore che c’è nel cuore dell’uomo (e gli innamorati hanno questa
illusione). Ma ben presto ci si accorge che l’aspirazione del cuore è troppo
profonda, troppo grande perché un tu umano possa esaurirne le potenzialità.
Dietro ad ogni tu umano, se il rapporto è vissuto autenticamente, ci dev’essere
il Tu divino. La fede è uno scavalcare il tu umano per raggiungere direttamente
l’oggetto più profondo del rapporto.
“Signore, ci hai fatti per te e il nostro cuore è
inquieto finché non riposa in te” (S.Agostino, Le Confessioni, I,1,1).
IMPEGNO:
Oggi
sarà un vero “Giorno del Signore” di riposo e di ristoro in Lui e con Lui.
© Testi a cura dell'Ufficio della Pastorale Universitaria di Roma
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