14 agosto 2015

La segnaletica della settimana

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno B)

Dal Vangelo secondo Giovanni (6,51-58)


In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
 




Per riflettere...
Il discorso che andiamo leggendo da alcune domeniche, il discorso pronunciato da Gesù nella sinagoga di Cafarnao, prosegue oggi con un brano che insiste su un concetto-chiave. Negli otto versetti di questo Vangelo Ge­sù per otto volte ri­pete: «Chi mangia la mia carne... vivrà in eterno». E ogni vol­ta ribadisce il perché di que­sto mangiare: per vivere, per­ché viviamo davvero.

Non ci stancheremo mai di proclamare che se c'è un Dono che Gesù ha fatto a noi, sorpassando ogni nostra immaginazione, è il Dono di Se stesso, come cibo della Vita, ossia il Suo Corpo e il Suo Sangue nel sacramento dell'Eucaristia... un Dono che i Giudei non riuscirono a capire, accogliere, per questo mormoravano: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
«Chi mangia la mia carne e be­ve il mio sangue ha la vita e­terna». Ma cos'è questa «vita eterna»? Una vita dopo la morte di cui potrò godere al­la fine dell'esistenza? No! La vita eterna è già cominciata: una vita diversa, profonda, giusta, che ha in sé la vita stessa di Gesù, buona, bella e beata.
 

Ma la vita eterna, questa vita eterna che Gesù mi offre, mi interessa davvero?
Tutti siamo cercatori di vita... affamati di vita. Ognuno di noi, nessuno escluso, può dire: Sì, io voglio per me una vita che sia vera e piena... voglio giorni felici! Ma come posso trovare questa vita?
La troveremo solo in Gesù: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui... vivrà». Bello questo invito a fare casa con Gesù, bello e impegnativo. E' la condivisione di tutta la vita. Mangiare e bere Cristo significa essere in comunio­ne con il suo segreto vitale: l'Amore. Cristo possiede il se­greto della vita che non muo­re e vuole trasmetterlo. A noi la possibilità di accoglierlo o meno.

 




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