Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio... |
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
Per riflettere...
Per illuminarci un po' sul mistero della SS. Trinità, la liturgia ci propone questi pochi versetti del Vangelo secondo Giovanni.
E Gesù ci racconta di una relazione... la relazione d'amore fra Padre e Figlio, e fra Padre e mondo. Perché non si capisce, la Trinità! è un mistero troppo grande, che si intuisce solo quando la si incontra, la si vive.
Il senso della solennità della SS. Trinità, che dà colore a tutta questa settimana, è in fondo tutto, semplicemente, in questa relazione. In questo Dio, Padre, che non si rassegna a vedere il mondo sprofondare nel non-senso del non-amore, e sceglie di "dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna", perché in questo Amore (vero nome e vera identità dello Spirito Santo) abbiamo la vita, quella vera.
Ecco qualcosa che ci può essere di luce, di gioia, per tutta la settimana e per tutta la vita. Perché in questo vortice di vita e di amore ci siamo anche noi! Dio vuole che ci sia tu, proprio tu, con tutto te stesso, al punto di coinvolgersi tutto per te. Perché tu, e ogni uomo e donna nel mondo, abbia la vita e porti vita!
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