05 marzo 2014

...e sarà Pasqua!


Con l'inizio della Quaresima esce sul nostro BLOG una nuova rubrica: "...e sarà Pasqua!".
Qui puoi trovare per ogni settimana qualche spunto di riflessione attraverso immagini e simboli che arricchiscono questo tempo favorevole.
Cosa dirti ancora? Buon cammino verso la Pasqua!



Con il Mercoledì delle Ceneri inizia il Tempo della Quaresima, a dare il nome a questo giorno è proprio il segno che viviamo nella liturgia e che forse oggi ci sembra un po’ strano. Ma cosa sono queste Ceneri? A cosa servono? Ma soprattutto, hanno ancora senso nel 2014?

“Sono segno di austerità” sentenzia chi ben conosce la liturgia ma noi di austerità abbiamo sentito parlare al telegiornale in merito alla crisi economica e non ce ne ha lasciato un’idea così bella.
Forse però c’è di più, forse non è solo un segno antico e sorpassato, triste e faticoso, forse può dire qualcosa anche a noi giovani dell’epoca digitale.

Per capire le Ceneri dobbiamo guardare alla meta del cammino quaresimale, la Pasqua: Gesù che ci libera dal male, dal peccato e dalla morte. Il male e la sofferenza fanno parte della vita di ciascuno di noi, alcune volte ce li andiamo a cercare, altre volte ci capitano, tutti ci portiamo dentro piccole o grandi sofferenze che ci spingono a cercare un sollievo, qualcuno che ci possa guarire. 

C’è un solo medico capace di guarire le ferite del nostro cuore e quello è Gesù che ci ha amati fino a donare la sua vita per ciascuno di noi. Come il medico, anche Gesù ci chiede di dirgli cosa ci fa soffrire, di riconoscere ciò che ci ha fatto male e di affidarci a Lui che vuole sanare quelle piaghe.

Nella vita abbiamo bisogno di segni con cui esprimiamo quello che abbiamo nel cuore, la cenere dell’inizio della Quaresima è un segno che diventa preghiera: “Gesù, il male che mi porto nel cuore mi brucia e non lascia in me che cenere, vieni a guarirmi, vieni a liberarmi, Tu che per me ti sei lasciato inchiodare a una croce, Tu che per me sei morto e risorto, Tu che mi doni la Vita e la gioia senza fine!”
 
don Matteo Castellina

2 commenti:

  1. Grazie per questo spunto di riflessione... Buon cammino, allora, verso la Pasqua!

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  2. Le ceneri sono un bel segno evocativo per gente che vive in campagna o nelle piccole città dove molte case, anche di recente costruzione, hanno un caminetto nella stanza principale e la cenere custodisce i tizzoni incendiati. E' più il resto di una cosa che ha avuto un pieno compimento. Non è più immediato il senso della purificazione (l'uso della cenere per il bucato) e neppure quello della penitenza giacché quando si domanda scusa non ci si cosparge più il capo con la cenere. Può, sorprendentemente, acquisire il senso di una vita che trapassa la morte richiamando l'uso sempre più largo di cremare il corpo dei defunti.

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