06 dicembre 2013

La segnaletica della settimana

SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA

Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38)

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.

Per riflettere…
In un tempo come un altro, in uno sperduto villaggio di una sperduta provincia dell’Impero, una ragazza qualunque, fidanzata a un falegname, riceve il saluto più sconvolgente della storia dell’umanità: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te!”. E quel saluto- che i cristiani ripetono più volte al giorno- ha cambiato tutto: la storia di Maria, che aveva ben altri progetti e desideri che quello di diventare la madre del Messia, e la Storia dell’umanità.

Maria si è lasciata interpellare da Dio, e si è fidata totalmente di quel Dio che si è voluto affidare proprio a lei. Da sempre il Signore l’aveva accarezzata col desiderio, e l’aveva preparata per questa missione inaudita, e quando giunge la pienezza del tempo, viene… “in punta di ala” a chiederle il permesso. E Maria accetta.

Oggi guardiamo a Maria, umanissima creatura come noi che, per un dono speciale di Dio, fin dal primo istante è immacolata, senza macchia, e piena di grazia. Questo ce la può far sentire lontana… ma lo è molto di meno se pensiamo che anche noi, con il battesimo, siamo stati resi immacolati e che anche lei, che pure è rimasta senza macchia, ha avuto difficoltà e tentazioni. Maria non ha sempre capito tutto, e ha avuto paura delle “sorprese di Dio”, ma si è fidata. E si è totalmente affidata a quel Dio che si è affidato a lei al punto di voler diventare bambino nel suo grembo.

Anche a noi il Signore chiede, come a Maria, di aprirgli la porta della nostra esistenza e di lasciarci sconvolgere da Lui. E, strano a dirsi, Lui si affida anche a noi, e chiede a ciascuno di noi si affidarsi a Lui. È permettergli di fare in noi cose grandi. Non è facile, i rischi sono tanti, ma rende felici!

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