"Tutta la vita cristiana è un rispondere all'amore di Dio. La prima risposta è appunto la fede come accoglienza piena di stupore e gratitudine di un’inaudita iniziativa divina che ci precede e ci sollecita. E il «sì» della fede segna l’inizio di una luminosa storia di amicizia con il Signore, che riempie e dà senso pieno a tutta la nostra esistenza. Dio però non si accontenta che noi accogliamo il suo amore gratuito. Egli non si limita ad amarci, ma vuole attiraci a Sé, trasformarci in modo così profondo da portarci a dire con san Paolo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (cfr Gal 2,20).
Quando noi lasciamo spazio all’amore di Dio, siamo resi simili a
Lui, partecipi della sua stessa carità. Aprirci al suo amore significa lasciare
che Egli viva in noi e ci porti ad amare con Lui, in Lui e come Lui; solo allora
la nostra fede diventa veramente «operosa per mezzo della carità» (Gal
5,6) ed Egli prende dimora in noi...
Non possiamo mai
separare o, addirittura, opporre fede e carità... Queste due virtù teologali sono
intimamente unite ed è fuorviante vedere tra di esse un contrasto o una
«dialettica».... Per una sana vita spirituale è necessario rifuggire sia
dal fideismo che dall'attivismo moralista.
L’esistenza cristiana consiste in un continuo salire il monte
dell’incontro con Dio per poi ridiscendere, portando l'amore e la forza che ne
derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di
Dio".
(dal Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima 2013)
Questo è solo un assaggio delle parole del Papa per questa Quaresima così speciale. Se vuoi, trovi tutto il Messaggio sul sito della Santa Sede.Vale la pena leggerlo tutto.
Nessun commento:
Posta un commento