21 febbraio 2013

FACE...to face

Con l'itinerario di Quaresima parte una nuova rubrica nel nostro blog: FACE...to face ovvero "faccia a faccia", dove liberamente puoi esprimere i tuoi pensieri, i tuoi dubbi, le domande che porti nel cuore: qui il protagonista sei tu!

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“Sento la fede cattolica cm un vestito troppo stretto addosso, una serie di divieti e di NO detti alla mia vita: abbiamo tanti doveri da adempiere, perchè il Vangelo ne vuole aggiungere degli altri?”

 

 
Caro amico,

ti immagino con questa domanda nel cuore e intanto ringrazio il Cielo perché il Signore tiene accese in te domande forti. La fede cristiana, infatti, prima ancora che essere risposta è domanda, inquietudine profonda, capace di interrogare cuore e intelligenza per una vita “a misura di Dio” e perciò veramente umana.

Capisco la tua domanda e ad uno sguardo oltremodo immediato corriamo il rischio di ravvisare nella fede cristiana dei “no” sparati a raffica sulla nostra vita non certo esente da ostacoli e divieti.

Ti confido che anch’io ho attraversato alcuni momenti in cui i “no” mi sembravano addirittura sproporzionati. Resto di stucco quando entro in certe chiese e trovo diecimila cartelli che ti dicono di “non parlare al cellulare/non masticare/non portare abiti troppo leggeri/non fare foto”, ecc. ecc. Sembra un modo di presentarsi…

Ci sono dei “no” più impegnativi e certamente questi spesso ti fanno problema.

Ti invito a considerare invece che dietro quei “no” si nasconde un grande “Sì”. Senza quel grande Sì alla vita, a Dio, ai fratelli, alla tua umanità tutto il resto non avrebbe senso.

Ricordi quando il Creatore pose l’uomo nel giardino dell’Eden? Il primo verbo che impiega nel primo dialogo con l’uomo, primo verbo necessario per vivere e far vivere, per coltivare e custodire, per aprirsi al futuro, è “tu potrai”: “Tutti gli alberi del giardino tu potrai mangiare”(Gen 3,3). Poi gli dirà anche di non toccare il frutto dell’albero che è in mezzo al giardino ma prima parola è un “tu potrai”. Tu potrai è il desiderio di Dio che l’uomo viva, ma non come egoista e consumatore cieco e muto di ogni bellezza, divoratore persino di se stesso.

Altro riferimento importante si trova nei comandamenti. E’ vero, lì la forma è al negativo: “Non…”

Conosci bene la storia del popolo d’Israele, Dio lo aveva liberato dalla schiavitù d’Egitto e mentre lo conduce verso la Terra promessa, attraverso le Dieci Parole, sembra dire con tutto l’affetto paterno e materno di cui è capace: non tornare più indietro, non legare più il cuore agli idoli a tutto ciò che ti spegne la vita, mai più l’Egitto. Le Dieci Parole, pur nella loro formulazione negativa, sono un forte e chiaro invito alla libertà, una libertà che Dio offre come dono e che perciò impegna tutto l’uomo.

Viviamo in un momento in cui tutto sembra “in-differente”, tutto uguale, viviamo come fossimo padroni di tutto e di tutti e invece desiderio di Dio è che mordiamo la vita al meglio. Dietro anche i “no” che la Chiesa ci presenta si nascondono valori grandi che ci portano a vivere rendendoci sempre più conto che col Battesimo l’uomo vecchio è stato sconfitto e il modello cui assomigliare è Gesù. I tratti della sua vita siamo chiamati a ricopiarli nella nostra. Quei “no” ti spingano ad osare di più, a non accontentarti, ad allargare gli spazi del tuo amore e della tua umanità. Come Gesù perché Uomo più libero di Gesù non c’è mai stato. Anche quando era appeso ad una croce…

Ti abbraccio

don Vito

3 commenti:

  1. bello anche questo molto interessante. ma perchè sono tutti associati ad una persona men che quello inerente alla musica? è l'unico anonimo. se lo fate in più persone scrivete i nomi almeno se prendiamo spunti sappiamo chi ci ha ispirato. grazie greta

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    1. ciao greta! forse nn ti sei accorta ke nn è sl qll della musica ke nn viene associato ad un nome... nel nst BLOG puoi trovare diverse rubrike "nn firmate" cm x esempio qll della segnaletica della settimana, o qll dei volti della fede, o ancora qll di briciole di vita... nella logia del Vangelo ke dice "gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date" ank noi e i nst collaboratori (alcune volte citati, altre volte cm "radici" ke portano la linfa vitale x l'albero e x i suoi frutti) ci facciamo semplicemente strumenti di qnt Qcn dice alla nst vita... l'importante è ke emerga forte il Suo nome! un caro saluto dalle "suorelline" Pie Discepole :)

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