se per un attimo osiamo toglierti l'aureola,
è perché vogliamo vedere quanto sei bella
a capo scoperto.
Se spegniamo i riflettori puntati su di te,
è perché ci sembra di misurare meglio l'onnipotenza di Dio,
che dietro le ombre della tua carne
ha nascosto le sorgenti della luce.
Sappiamo bene che sei stata destinata
a navigazioni di alto mare.
Ma se ti costringiamo
a veleggiare sotto costa...
è perché, vedendoti così vicina alle spiagge
del nostro scoraggiamento,
ci possa afferrare la coscienza
di essere chiamati pure noi ad avventurarci, come te,
negli oceani della libertà.
Santa Maria, donna feriale,
aiutaci a comprendere che il capitolo più fecondo della teologia...
è quello che ti colloca all'interno della casa di Nazaret,
dove tra pentole e telai, tra lacrime e preghiere,
tra gomitoli di lana e rotoli della Scrittura,
hai sperimentato, in tutto lo spessore della tua naturale femminilità,
gioie senza malizia,
amarezze senza disperazioni,
partenze senza ritorni.
Santa Maria, donna feriale,
liberaci dalle nostalgie dell'epopea,
e insegnaci a considerare la vita quotidiana
come il cantiere dove si costruisce la storia della salvezza.
...
E torna a camminare discretamente con noi,
o creatura straordinaria innamorata di normalità,
che prima di essere incoronata Regina del cielo
hai ingoiato la polvere della nostra povera terra.
(don Tonino Bello)
Buona festa dell'Immacolata a tutti!
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