14 settembre 2012

La segnaletica della settimana

XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Dal Vangelo secondo Marco (8,27-35)

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».


Per riflettere...
 «Ma voi, chi dite che io sia?»
Gesù, da bravo Maestro, fa l'esame ai suoi. «Siete stati con me tutto questo tempo, avete visto, toccato, ascoltato... cosa avete capito di me?».
Risponde per tutti Pietro: «Tu sei il Cristo», cioé il vero Re d'Israele, l'inviato di Dio, il Salvatore... il concentrato di tutte le attese dei secoli!

Pietro ci ha azzeccato. Ma Gesù lo zittisce, e ha ragione di farlo, perché Pietro ha dato la risosta giusta ma non ha capito nulla del Cristo, almeno a giudicare dalla reazione che avrà quando il Maestro comincia a mettere le cose in chiaro: è un Re, un Inviato da Dio che sarà rifiutato e ucciso per poi risorgere, e proprio così salverà Israele e il mondo intero.

Troppo dura questa realtà per i poveri discepoli... per gli apostoli, che sognavano una salvezza terra terra e per noi, che tante volte scambiamo la fede in Gesù per le illusioni che ci facciamo su di lui.

Anche a te Gesù oggi  chiede: «Ma tu, chi dici che io sia? Chi sono io per te?». A questa domanda, nessuno può rispondere al tuo posto.

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