Il 20 agosto 1914 il Signore, per mezzo di don Giacomo Alberione e con l'aiuto di due ragazzi, diede inizio a un'avventura straordinaria: quella della Famiglia Paolina.
Il primo "semino" era stato piantato nel giovane Giacomo (allora seminarista di 16 anni... e per giuta in crisi!) durante un'adorazione eucaristica nella notte fra il 31 dicembre 1900 e il 1 gennaio 1901.
Così scrisse molti anni dopo il nostro fondatore:
Una particolare luce venne dall’Ostia santa, maggior comprensione dell’invito di Gesù «venite a me tutti»;gli parve di comprendere il cuore del grande Papa, gli inviti della Chiesa, la missione vera del Sacerdote... Si sentì profondamente obbligato a prepararsi a far qualcosa per il Signore e gli uomini del nuovo secolo con cui sarebbe vissuto.
Ebbe senso abbastanza chiaro della propria nullità, ed insieme sentì «Io sono con voi, fino alla fine dei secoli!» nell’Eucaristia, e che in Gesù-Ostia si poteva aver luce, alimento, conforto, vittoria sul male.
Vagando con la mente nel futuro gli pareva che nel nuovo secolo anime generose avrebbero sentito quanto egli sentiva; e che associate in organizzazione si sarebbe potuto realizzare ciò che Toniolo tanto ripeteva: «Unitevi; il nemico se ci trova soli ci vincerà uno per volta».
Oggi tutti i Paolini e le Paoline ringraziano il Signore per il grande dono che ha fatto a noi e alla Chiesa suscitando la nostra Famiglia, nata dal Tabernacolo per vivere e dare al mondo Gesù Cristo, Maestro e Pastore, Via e Verità e Vita. E chiediamo che altri giovani come noi sentano nascere in loro il desiderio di seguire il Maestro con noi.
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