16 settembre 2011

A Madrid c'ero ank io!

La voce dei giovani... di chi ha vissuto un'esperienza forte di Lui nel cuore della Chiesa


Le innumerevoli ore di viaggio, le mappe, gli itinerari, gli orari da rispettare, le fermate della metro da evitare, il termometro che non faceva altro che salire, l'Apocalisse dei Cuatros Vientos, l'odore sempre uguale delle insalate, i tentativi di sopravvivenza al Gazpacho, il filo di voce che ostinatamente intonava "Firmes en la Fe!". Potrei continuare all'infinito, con la classifica dei miei ricordi della Jmj, ma non riuscirei a dire tutto fino in fondo. Perché la Jmj ha sempre quel qualcosa in più di inspiegabile ed irresistibile.
Eravamo un gruppo numeroso: 34 giovani pronti a riscoprire se stessi nel mondo e nella Chiesa. Mai come in quei 12 giorni, ho sentito perfetta quella canzone che dice "Ho visto un posto che mi piace: si chiama MONDO." Alcuni di noi l'avevano già scoperto e vissuto, grazie ad altre Gmg; altri l'avevano solo intravisto con qualche esperienza di fede europea; altri ancora lo avevano visto passare di sfuggita da un viaggio all'altro. Nessuno poteva aspettarsi però tanta Fede, tanta accoglienza, tanta Pace. Sì, ciascun pellegrino portava con sè nello zaino la sua vita e quella del suo paese e i mezzi di comunicazione non fanno altro che sottolinearci le differenze. Ma lì eravamo un'unica grande famiglia. Nei nostri volti c'era tutta la Chiesa. Si dice che quando qualcuno Ama, gli brillano gli occhi ed io in quei giorni non ho mai visto così tanta luce.
Forse non saremo capaci di testimoniare fino in fondo nelle nostre azioni quotidiane, la gioia dell'Incontro con Dio che abbiamo avuto il Dono di vivere, ma abbiamo la consapevolezza che in quei giorni d'agosto, siamo stati chiamati a qualcosa di Grande e questo, sono convinta, ci ha reso tutti più saldi nella fede.
E se i nostri occhi, mentre vi raccontiamo, brillano ancora, l'esperimento Gmg è davvero riuscito.
Gabriella



Nessuno ha amore più grande di chi dà la vita per gli amici. Noi un pezzetto di vita (e di salute) l'abbiamo lasciato tra materassini, palestre sovraffollate, docce ghiacciate, ritmi frenetici, febbri diffuse, epistassi e chi più ne ha, più ne metta... ma in compenso abbiamo ricevuto frammenti di vite degli altri. Chi ci era vicino, adesso è ancora più vicino; chi ci era lontano, adesso è il nostro prossimo; chi ci era sconosciuto, adesso è amato. E' proprio vero che la croce di Cristo ha due dimensioni: in verticale unisce il Cielo e la Terra, in orizzontale unisce gli uomini, gli uni agli altri.
Francesco


Come poter racchiudere in poche righe un'esperienza unica come la GMG,la mia prima GMG....i ricordi che porto dentro sono tanti ,ma non facili da esternare perchè solo avendoli vissuti si possono capire.
Scoprire con i propri occhi che ci sono milioni di giovani in tutto il mondo che credono in una sola Persona comune,Lui,il Signore Gesù...Colui che in quei giorni ha infiammato i nostri cuori,le nostre menti,le nostre voci,le nostre mani,la nostra fede costruita sulla roccia.Colui che ci ha fatto restare a Cuatros Vientos,nonostante i 47° e il diluvio,Colui che ci ha fatto scoprire chi avevamo accanto,Colui che ci ha fatto vivere la Gmg....ora non ci resta altro che PENSARCI,PREGARCI e x alcuni anche PROVARCI!!!!!
Marika

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