V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno A)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,13-16)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
PER RIFLETTERE...
Parole forti ed esigenti che vengono dette ai discepoli di allora come ai discepoli di oggi... a ciascuno di noi!
L'invito che con questa liturgia ci viene fatto è quello di abbandonare una vita piatta e buia, una vita che non sa di nulla.
Siamo chiamati ad essere persone «saporite»... ma di quale sapore? Il sapore di Cristo, quello che non ti fa essere insipido o uomo d'ombra. Infatti, nella misura in cui coltiveremo il nostro rapporto di amicizia con il Signore, allora la nostra vita acquisterà sempre più sapore e saremo capaci di dare anche un gusto nuovo all'umanità, saremo portatori di luce nuova nelle tante tenebre che affliggono questo nostro tempo.
La «GIORNATA PER LA VITA» che oggi celebriamo ci fa sentire ancora più fortemente chiamati a non lasciarci contagiare da atteggiamenti di discriminazione, di rifiuto, di indifferenza, di dita sempre puntate verso l'altro...
Siamo stati creati uomini e donne in relazione, capaci di costruire rapporti veri. Non lasciamoci influenzare dalle mode di questo mondo o scoraggiare dalle sue sfide: SCOMMETTIAMO OGNI GIONO LA NOSTRA VITA SULL'AMORE!!!
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